Aumento del 8,6% delle compagnie telefoniche
Come ormai tutti sapranno, le compagnie telefoniche da tempo erano passate alla fatturazione a 28 giorni riuscendo così ad avere 13 mensilità annue piuttosto che 12. Questo ha portato un aumento di fatturato per le compagnie telefoniche di 1 miliardo e 190 milioni di euro.
Dopo diverse proteste degli utenti e diversi procedimenti dell’associazioni dei consumatori, il 4 dicembre 2017, è stata approvata al Parlamento la legge 172/2017 che prevede la fatturazione su base mensile o di multipli del mese per imprese telefoniche, reti televisive e servizi di comunicazioni elettroniche. Le compagnie, come detto, avranno 120 giorni dall’entrata in vigore della legge per adeguarsi, quindi entro il 4 aprile 2018. La risposta delle compagnie telefoniche non si è però fatta attendere, infatti Tim e Vodafone hanno avvisato i propri clienti tramite SMS che si la fatturazione tornerà mensile ma mantenendo il suo costo annuo. Riassumendo in poche parole questo sta a significare un aumento delle tariffe del 8,6% a carico dell’utente riducendo però di una mensilità il proprio servizio (tranne per Tim che ha indicato che riconteggerà le soglie previste dalle proprie offerte, innalzandole in modo proporzionale). L’utente però ha la possibilità di effettuare il cambio operatore senza penali entro i 30 giorni dalla ricezione della presente comunicazione. Questo dovrebbe valere anche per chi ha un dispositivo a rate tipo smartphone, tablet ecc.
Windtre e Fastweb ad oggi non hanno ancora comunicato nulla, ma molto probabilmente lo faranno a breve. Staremo a vedere però come evolverà la situazione, ma alcune associazioni consumatori hanno già previsto una class-action per la richiesta di rimborsi. La situazione è in continua evoluzione e sicuramente molto presto ci saranno ulteriori novità.